....Eccomi...Arrivo trafelata, dopo una corsa, per cercare di capire dove possa aver messo la chiave per entrare in casa.
Trovata! Guardo sotto il tappeto più per abitudine, che altro....: e infatti, è lì.
Entro e mi chiudo la porta alle spalle. Mi poggio sopra, aderendovi. E' buio, non vedo nulla e a tentoni cerco l'interruttore...scorre la mano nella parete destra....su, giù, su. Non la trovo. Ma perchè?....uff.....; dovevo pensarci prima...quale destra!! A sinistra, a sinistra.
Clik! Non riesco a staccarmi dalla porta, il mio sguardo vaga a 180° per capire dove sono. Le mie articolazioni non ubbidiscono all'unico "padrone", la mia schiena non vuole staccarsi...
Devo arieggiare, no? E allora, finalmente mi muovo e apro le finestre...che sforzo! Bene. I miei occhi si muovono meccanicamente e guardano, senza posarsi più di tanto, sulle cose.
Mi siedo sul divano a due posti...sistemo lo zaino. Non accavallo le gambe, non mi distendo. Sto seduta, c'è qualcosa che mi colpisce.
I muri.
Le pareti di questa casa. Bianche.
Muri bianchi, che ho sempre odiato. Muri dove non vi è appeso nulla, neanche il classico orologio che non manca mai.
Muri bianchi. Solo un calendario.
Appeso, forse, a dicembre dello scorso anno... a natale.
No, è necessario che mi alzi, prenda confidenza, altrimenti così un mese non passerà.
Ho il mio zaino. Dentro una parte del mio salva-vita: una gonna a balze, degli orecchini zingareschi e un tamburello...
Mi spoglio.
Levo in pantaloni, le zeppe, raccolgo i capelli in una treccia...indosso la gonna, metto gli orecchini.....prendo il tamburello e sono pronta....
Si danza, finalmente!!
...a piedi scalzi intorno al tavolo con la tarantella posso finalmente sciogliere un pò di emozioni.
Leyla
Trovata! Guardo sotto il tappeto più per abitudine, che altro....: e infatti, è lì.
Entro e mi chiudo la porta alle spalle. Mi poggio sopra, aderendovi. E' buio, non vedo nulla e a tentoni cerco l'interruttore...scorre la mano nella parete destra....su, giù, su. Non la trovo. Ma perchè?....uff.....; dovevo pensarci prima...quale destra!! A sinistra, a sinistra.
Clik! Non riesco a staccarmi dalla porta, il mio sguardo vaga a 180° per capire dove sono. Le mie articolazioni non ubbidiscono all'unico "padrone", la mia schiena non vuole staccarsi...
Devo arieggiare, no? E allora, finalmente mi muovo e apro le finestre...che sforzo! Bene. I miei occhi si muovono meccanicamente e guardano, senza posarsi più di tanto, sulle cose.
Mi siedo sul divano a due posti...sistemo lo zaino. Non accavallo le gambe, non mi distendo. Sto seduta, c'è qualcosa che mi colpisce.
I muri.
Le pareti di questa casa. Bianche.
Muri bianchi, che ho sempre odiato. Muri dove non vi è appeso nulla, neanche il classico orologio che non manca mai.
Muri bianchi. Solo un calendario.
Appeso, forse, a dicembre dello scorso anno... a natale.
No, è necessario che mi alzi, prenda confidenza, altrimenti così un mese non passerà.
Ho il mio zaino. Dentro una parte del mio salva-vita: una gonna a balze, degli orecchini zingareschi e un tamburello...
Mi spoglio.
Levo in pantaloni, le zeppe, raccolgo i capelli in una treccia...indosso la gonna, metto gli orecchini.....prendo il tamburello e sono pronta....
Si danza, finalmente!!
...a piedi scalzi intorno al tavolo con la tarantella posso finalmente sciogliere un pò di emozioni.
Leyla