Ieri alla radio ho ascoltato una piccola biografia di Profumo, ma non è di lui che voglio parlare, ma di tutti quelli come lui, quelli che sono diventati famosi e importanti, quelli, insomma, di cui si fa una biografia.
Perché le loro biografie sono tutte uguali: nascono in una famiglia con più figli che giocatori nella rosa dell'Inter, sono poveri ma si mantengono gli studi , sono bravissimi a scuola e, finiti gli studi con i massimi voti, entrano, con un ruolo quasi inutile, in una grossa azienda.
E fino a qua, quasi tutto normale, poi, però, c'è un buio in queste biografie, perché il racconto riparte quando queste persone sono orami mega-dirigenti di multinazionale o robe del genere.
Ma me li spiegate i passaggi in mezzo? Sono quelli che sono difficili, che bisogna studiare e fare sacrifici lo sappiamo tutti, è il passaggio da puliscicessi a dirigenti che ci manca, chi dobbiamo conoscere? Che tessere di organizzazione/partito/comunione dobbiamo fare? Quali sederi dobbiamo leccare?Insomma: ci dite come cavolo funziona la meritocrazia in questo Paese?
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La riposta è lì...nel terzo capoverso. Nelle tue domande.
RispondiEliminaLì è la risposta.
E' quello che temevo :-)
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