Cose grosse si stanno muovendo, cose talmente grosse che ci fanno sentire piccoli piccoli. Avreste immaginato, fino a qualche mese fa, il Giappone in ginocchio in seguito ad un terremoto-che ha causato uno tsunami-che ha causato un disastro nucleare? O che l'Italia fosse stata in guerra con il beduino che fino a qualche mese fa piantava le sue tende qui da noi?
Poi magari sono cose piccole che causano avvenimenti enormi, magari in Libia tutto è nato perché qualcuno ha twittato "Gheddafi stronzo" e gli altri hanno fatto retweet aggiungendo "hai ragione!", io credo ci sia sotto qualche cosa di più grosso, come credo che ciò che è successo in Giappone non sia la conseguenza del battito d'ali di una farfalla in Amazzonia, ma qualche cosa di ben più grosso, tipo lo spostamento di Ferrara in RAI, vabbè, non l'ha fatto apposta, anche se, secondo me, qualche rancore con i giapponesi, per via della caccia alle balene, ce l'ha.
Quindi il grosso, che qualche anno fa bruciava la bolletta del canone davanti alle telecamere, e che, magari, non ha mai pagato il canone, si prende i soldi di sto cazzo di canone, magari quello pagato dalla vecchietta che tira avanti con la pensione minima e che, fatto ben più grave, la tele la guarda pure!
Ma parliamo di altre cose grosse, meno impegnate, ma sempre grosse: la gran gnocca che pubblicizza Intimissimi. Mi sono sempre domandato che senso abbiano certe pubblicità. Capisco che il maschietto idiota e arrapato come me possa essere più propenso a comprare un'auto sempre accompagnata da una gnocca fin dal suo lancio al salone di Ginevra (ma che non viene mai consegnata insieme all'auto), ma perché cavolo una donna dovrebbe comprare un completo intimo indossato da una pata-gnocca? Forse crede in miracolose metamorfosi?
Per me è tutto iniziato in quei tempi, ai tempi di Colpo Grosso, quando nelle TV private si vedevano donzelle nude o semi-nude, con ascelle dotate di tanto pelo quanto adesso basterebbe per dieci patonze.
Sono pirla, sì, lo so.
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