mercoledì 7 aprile 2010

Il presepe vivente

Nonostante le abbuffate di dolci, pizza e pesce la mia pancetta non è cresciuta come avevo pronosticato nel precedente post, probabilmente le grandi camminate hanno aiutato a smaltire le calorie ingerite, perché camminare, anzi, passatemi il termine, cazzeggiare per Napoli è stupendo, è bello sbirciare nei vicoli del centro storico - i primi giorni con il timore del "milanese in vacanza" - dove sembra che il tempo si sia fermato ed entrare a bere un caffè nel primo baretto che si trova.
Perché il caffè a Napoli è buonissimo: tazza bollente e aroma intenso.
A Milano il caffè buono lo devi cercare, a Napoli ti trova lui.
  
Che dire d'altro? Tutto ciò che vi dicono di Napoli, tutto ciò che immaginate, è vero, non esistono luoghi comuni riguardo a questa città, è come un enorme presepe vivente a cui tutti i napoletani contribuiscono interpretando magistralmente i ruoli prestabiliti, seguendo i copioni scritti da Totò e da Eduardo De Filippo.

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