Correva l'anno 1984, ero una ragazzino di 12 anni e la cosa che più mi faceva sentire "figo" era guardare la neonata Videomusic insieme a mio fratello e mia sorella, di qualche anno più grandi di me. Ve lo ricordate Clive, con la voce da pirla?
Era l'anno di Like a Virgin, il video di questa ragazza vestita in modo strano che si avventurava per i canali di Venezia. Si faceva chiamare Madonna.
La reazione di mio fratello maggiore, per il quale musica voleva dire Led Zeppelin e Deep Purple, era: «L'ha data a qualcuno, fa successo con questa canzone e poi non se la caga più nessuno!». Mia sorella, invece, con la classica invidia post-adolescenziale sentenziava: «E' pure brutta! Non sa cantare, non sa ballare, non è bella, si vede che sa fare bene altre cose!».
A me la canzone piaceva - ma non lo dicevo - e, quando andavo in bagno, qualche dedica a Madonna la facevo - era l'età!
Adesso Madonna è un mito anche per mio fratello e mia sorella (un po' meno per me), mica come Lady Gaga, che non è brava, non è bella e l'avrà sicuramente data a qualcuno per essere lì. Ma c'è qualcuno che la pensa sicuramente diversamente da me ed i miei fratelli, qualcuno per il quale andare in prigione direttamente senza passare dal via non ha nessun significato.
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