venerdì 18 giugno 2010

Contro la nutella

Quando ero bambino mi mettevo davanti alla tele a guardare l'unico vero mito che ho avuto in tutta la mia vita: Goldrake. Compagno inseparabile dei miei pomeriggi davanti alla TV era il barattolo di nutella, con il cucchiaino lo scavavo quasi quanto la BP scava i fondali marini, quest'ultima viene fermata dai disastri ecologici (forse), io venivo fermato da mia madre.

In questi giorni ho letto sui giornali, visto alla tele e sentito alla radio notizie allarmanti sul destino della nutella. Il Parlamento Europeo vorrebbe vietarne la pubblicità perché considerata nociva alla salute.
Naturalmente il Parlamento Europeo non ha fatto una legge contro la nutella, ma un provvedimento che vieta le promozioni pubblicitarie di tutti quei prodotti alimentari che hanno alcune proprietà nutrizionali, in poche parole: come non si possono pubblicizzare le sigarette, perché nocive per la nostra salute, non si può fare la pubblicità di alimenti anch'essi dannosi per la nostra salute - domanda: e gli alcolici?

La paura della Ferrero è che questo sia solo il primo passo, il prossimo potrebbe essere, almeno così dicono, l'obbligo di mettere una dicitura sulle confezioni di dolciumi simile a quella obbligatoria sui pacchetti di sigarette.

Continuerò a mangiare nutella anche se dovessero mettere sull'etichetta foto di persone morte ma, per favore, smettiamola con questa lagnosa crociata a favore della nutella. Che la nutella faccia male e faccia ingrassare lo sappiamo tutti, ma ci sono tanti altri prodotti che vengono pubblicizzati come "leggeri" che sono vere e proprie bombe caloriche e agglomerati di zuccheri, ma nessuno se ne rende conto.

Anni fa in Scozia, comprando un tramezzino al supermercato Tesco mi accorsi, grazie alla legge che nel Regno Unito impone di scrivere in etichetta la quantità di sale contenuta, che finito quel tramezzino non avrei potuto più ingerire sale, almeno secondo le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Credo sia corretto che il consumatore venga avvisato di cosa veramente contenga un prodotto e non solo bombardato di pubblicità dove gli viene fatto credere di tutto.

Ma, secondo voi, i giocatori dell'Italia fanno la colazione con la nutella?

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