giovedì 25 novembre 2010

Giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne

il mio amore, sì il mio amore,
nonostante qualche dissapore.
Come una libellula selvaggia
io sorvolerei, però dimmi cosa hai fatto con il greco sulla spiaggia.
Senza fiato, senza bronco, tu sei ritornata ma ti stronco;
se ti lascio in faccia i segni del saldatore so che capirai:
io non ti porterò rancore
Rapput, Claudio Bisio

Occasioni del genere non bisogna farsele scappare: oggi è la giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne (tempo che l'hai detto è finita la giornata), ciò vuol dire che posso andare per strada e picchiare il primo bimbominkia che incontro o fare lo sgambetto al primo vecchietto antipatico (antipatico perché sono 40 anni che è in pensione, mentre io alla sua età lavorerò ancora) che mi capita a tiro, si può fare tutto quello che si vuole, tranne violenza alle donne.

Sono imperdonabile, almeno questa cosa dovrei prenderla sul serio anche perché, purtroppo, è veramente una cosa seria. Potrei fare un elenco di soprusi, violenze e atrocità varie perpetuate nei confronti del gentil sesso (gentile un cazzo, avete mai visto le donne in una riunione di condominio?) ma più che elenco dovrei chiamarlo lista e ricorderei troppo altre cose.

La colpa è nostra, noi vorremmo la classica zoccola-stile-pornostar-con-me-e-MariaTeresaGoretti-con-gli-altri ma abbiamo sempre paura di avere la temutissima mio-marito-davanti-di-dietro-tutti-quanti. Questo ci porta a compiere le cose più atroci, tipo eleggerle ministro dell'istruzione o far guidar loro un'auto, per non parlare di quelli che le obbligano per ore e ore a camminare tra le vetrine dei negozi, una vera e propria tortura.

Io cerco di fare del mio meglio, cerco di strappare un piccolo sorriso sulla bocca di tutte le donne scrivendo cazzate; ma non preoccupatevi, se non state sorridendo vuol dire che anche per questo mese non siete incinta.

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